27 febbraio 2007

Martedì 27 febbraio ore 18.00: Il Partito Democratico che vorrei, partecipa Enzo Foschi (cons. Regione Lazio de l’Ulivo). All’incontro, organizzato dalle/dagli aderenti alla mozione Per il partito democratico della sez. di Ostia Lido-Centro e che si terrà presso i locali della stessa siti in piazza della Stazione Vecchia 11 Ostia – Roma, sono invitate e invitati, oltre che le compagne e i compagni del municipio, tutte le cittadine e i cittadini, le associazioni, le foze sociali e produttive, i movimenti (ecc.) desiderosi di partecipare e contribuire. All’incontro seguirà una cena a sottoscrizione per aiutare la campagna congressuale della mozione Per il partito democratico.

15 Risposte to “27 febbraio 2007”


  1. 1 geco febbraio 19, 2007 alle 2:16 PM

    e che sia “davvero” una possibilità

  2. 2 stefania febbraio 28, 2007 alle 1:39 PM

    caro Antonio
    il commento di Gianluca sul titolo dell’articolo ha numerose ragioni non una sola. Punto primo come lui dice è un falso e come tale va corretto. E’ un punto di vista nella pluralità dei punti di vista. Ma credo che la pluralità nel nostro partito è andata remengo. Visto che non ultimo è stato chiuso il sito DSroma 13 dove tutte le idee e le mozioni potevano appoggiarsi e avete aperto questo blog solo per la mozione fassino. La qustione politica che solleva gianluca è vera Occhetto si è dimesso avendo portato il partito ad una percentuale superiore al 17 e spicci. Quindi non facciamo trionfalismi che abbiamo vinto tutto perchè se continuiamo così la margherita ci fagocita e dei ds non resteranno che le briciole.Ma non è questo il momento di confrontarsi abbiamo il congresso lo hai detto tu e sarà quella la sede. Solo una cosa però vorrei dirti in merito alle politiche sociali argomento di cui mi sono sempre occupata da molto prima di entrare in questo partito. Me ne sono occupata non da persona che ha interessi personali e che quindi crea conflitto di interesse all’interno di un partito che potrebbe governare le scelte, ma solo come ausilio a chi ha bisogno spendendo il mio tempo, le mie idee e i miei soldi per aiutare altri non traendone profitti. Vedi purtroppo da che mondo e mondo il volontariato cattolico è miglia avanti a noi sia come struttura che come persone. Quando le istituzioni non riescono a ottemperare a tutte le richieste dei cittadini bisognosi perchè a chi hanno dato il compito di svolgere questi servizi ne fanno una questione di profitto della serie ci rientro – non ci rientro – questo fa si che dobbiamo confrontarci e accettare aiuti anche dal mondo cattolico. Questo non toglie che lo stato debba essere laico nella formazione nella scuola nei diritti alle scelte e non permettere alla chiesa di dettare le condizioni per cui una legge debba essere messa nelle priorità o meno di un governo. Questo per doverosa precisazione

  3. 3 antonio febbraio 28, 2007 alle 5:03 PM

    Cara Stefania,
    seppure influenzato e costretto a casa e, vista la condizione nonché la giornata uggiosa, con la volontà di stare sul divano pigramente a leggere, considero primario e dovuto risponderti.
    Tema post/articolo citati nel blog:
    Trovo profondamente fuorviante dire che il titolo del post (e dell’articolo) altera la realtà perché fa apparire tutte le compagne del Coordinamento delle Donne aderenti alla moz. politica Per il partito democratico. Il post riporta: Le ragioni del PD delle compagne aderenti alla mozione Per il partito democratico del coordinamento donne DS del XIII Municipio; mentre l’articolo anch’esso riporta: Come donne che sostengono, in seno al Coordinamento donne dei DS del XIII Municipio,  le ragioni del Partito Democratico. Dato che trovo mortificante per te (immagino) essere costretta a leggere tali precisazioni – tanto inutili perché ovvie – accetta in mio modesto consiglio: ragiona di / e attraverso la politica e non sperperare prezioso tempo personale in polemiche che nascondono altro (si governano i processi, non si sta a gridare al falso scandalo montando altrettante false polemiche che poveramente nascondono vuoto e incuria culturale e politica, e cioè: avvolte è meglio tacere che poi rischiare di dire delle enormi stupidaggini).
    Tema della pluralità:
    La pluralità che tu richiami non è andata a “ramengo”. Agisci le tue idee! datti da fare per costruire iniziative ed eventi. Chi è che vieta questo? nessuno! Se possiedi ragioni e certezze contrarie ci sono gli Organi interni di Garanzia e un partito che certamente ti sosterrà. Inoltre, e rimanendo sul tema, non conosco il motivo perché il sito di zona è chiuso. In tutta sincerità, non mi sembra una gran perdita. Notizie sporadiche e mai aggiornate, citazioni di banner del nazionale… insomma, non ci siamo presi (tutti!) la briga di renderlo uno strumento di una qualche utilità. Ma desidero aiutarti, prova ad andare, come abbiamo fatto noi, alle seguenti pagine: BloggerIl cannocchiale (troppo riformista?! orsù! osiamo un po’!), Splinder… e queste sono piattaforme italiane per farsi un blog; altrimenti puoi visitare: WordPress (molto funzionale ed efficiente) e Blogsome (stessa struttura di base della precedente). Sono realtà web gratuite, fatto questo basta metterci buona volontà e un pizzico di passione.
    Tema il Partito e i suoi risultati:
    Credo che devo essere chiaro e forse brusco. Sei una irresponsabile per come tratti, seppur brevemente, un tema quale i risultati politici ed elettorali dei Democratici di Sinistra. La parzialità ti rende miope. Non voglio tornare sulla questione dei percorsi irrisolti o su i numeri percentuale dei dati elettorali. Ma non vedere il grande ruolo (e non di servizio!) assunto politicamente dai DS nel portare il centrosinistra al governo della nazione è veramente andare, come tu dici, a “ramengo”. Noi siamo stati il motore principale di quella parte di Italia che ha voluto e vuole riscattarsi, cambiare e guardare al futuro e che si è riconosciuta nelle forze del centro sinistra (pur nei limiti dovuti dagli ultimi accadimenti). E in tutto questo c’è solo una possibilità fagocitante: l’errore politico assunto (presuntuosamente e ipocritamente) a ragione storica nazionale.
    Tema il welfare:
    E qui devo dire che ti trovo disonesta. Disonesta perché non è la prima volta che ti sento arrovellarti attorno al tema del conflitto di interesse. Alludi al mio lavoro? Al ruolo che ho in un cda di una cooperativa sociale e al fatto che aderisco ai Democratici di Sinistra (forza di governo ne l’Ulivo nel territorio metropolitano e municipale)? Voglio sperare di sbagliarmi. Diversamente trovo questa tua posizione essere strumentalmente “contro”. Contro non tanto la cooperativa di cui sono socio (certamente i 26 anni della nostra storia guardano oltre la statura delle tue basse e vergognose insinuazioni), ma una esperienza, quella della cooperazione sociale, prima, di servizio e culturale e, poi, politica, che coinvolge migliaia di cittadine e cittadini utenti, di lavoratrici e lavoratori, tessuti e laboratori sociali non propriamente profit. Ripeto, spero di aver preso un abbaglio leggendo le tue parole. Ripeto, diversamente credo opportuno scegliere sedi appropriate per un confronto che per te non sarà affatto sereno.
    Non so in che mondo vivi cara Stefania (da che mondo e mondo…). Hai un problema con me, a quanto pare la cooperativa di cui faccio parte e il volontariato cattolico o comunque ad amministrare tutta questa roba! Credo che tu sia una persona profondamente e realmente ignorante. Devi sapere che la mia formazione culturale e politica è stata comunista (che amori! che educazione sentimentale! era il 900, drammatico ed esaltante… e che sfide abbiamo ora davanti: ancora drammatiche, ancora esaltanti… ma servono nuovi strumenti e stiamo lavorando per definirli). Formazione attraverso cui ho imparato a considerare il welfare, e scusa l’eccessiva semplificazione, ma vorrei stare nello spazio disponibile di un commento, come parte centrale di un processo di conquista di diritti fondamentali, grande compromesso sociale e di avvento di democrazia (era il 900 e c’era la classe operaia che chiedeva di partecipare e avvolte in modo un po’ brusco)… e appunto, parlando di sociale, era una idea mondana di diritto di cura (sociale come sanitaria), di diritto, comunque, ad una vita dignitosa nella società prescindendo le opportunità di base date… di potersi sempre e comunque pensare non marginalizzati.
    Vedi, cara Stefania, questo va un pochino oltre la tua visione che trovo strozzata da quell’ignoranza di cui prima parlavo. Vedi, cara Stefania, io non ho bisogno di confrontarmi con il mondo cattolico perché riconosco ad esso piena partecipazione e ruolo (mondo che in parte è presente nel nostro partito). Vedi, cara Stefania, io non parlo di cittadine bisognose e cittadini altrettanto bisognosi. Parlo solo di cittadine e di cittadini e della loro attuale fragilizzazione dei diritti. Il mondo globalizzato è un gran pasticcio, una post-democrazia dove gli strumenti della politica devono ridefinire (rifondare) parole capaci di interpretare, disegnare e immaginare mondi nuovi. Parole come emancipazione, diritto, giustizia, uguaglianza, opportunità hanno un valore e non possono essere espropriate della loro carica di diritto per essere collocate nei luoghi del bisogno… cara Stefania, è un bene questo congresso; confrontiamoci, facciamo delle scelte, democraticamente decidiamo, poi andiamo avanti… e senza più nicchie residuali e di inutile garanzia.

  4. 4 geco febbraio 28, 2007 alle 6:11 PM

    Cara Stafania (come ti chiama cortesemente Antonio),
    ma cos’è questo karaoke di baggianate?!
    (sentitamente da una persona che fa del volontariato)

  5. 5 stefania marzo 1, 2007 alle 12:13 PM

    Caro antonio sai come diceva qualcuno le parole sono fatte per imbrogliare e mi sembra che il compagno fassino con il suo apparato vi stia “catechizzando” ben bene comunque beati gli ignoranti come me e come credo e spero saremo in tanti che nella mia e nella nostra ignoranza riusciremo comunque concretamete ad operare atti che in qualche modo impediscono la deriva democristiana di quello che resta dei DS oggi. Cercheremo di rimetteremo al centro il DDL coppie di fatto, grazie anche alla manifestazione promossa dall’Arcigay per il 10 marzo i quali reputano come me e tanti altri che il DDL è un compromesso al ribasso per arrivare ad un testo pseudo condiviso e di fatto vuoto tanto per rispettare i tempi di consegna e come dice oggi il collega Rutelli non proritario nell’agenda politica. Grazie all’esempio della cattolica Spagna che dopo aver già normato in maniera molto più avanzata questa materia sta arrivando a normare anche l’eutanasia noi speriamo di progredire almeno anche qui in Italia per evitare che altri casi come Welby grazie ad Andreotti la Binetti e compagnia cantante debbano morire tra atroci sofferenze.
    Mi sembra che il mio punto di vista sulle politiche sociali ti abbia toccato in modo particolare e ti abbia punto molto nel vivo. Difficile dire a me che sono disonesta, non sono di parte io. Posso dire di essere super partes e sempre e comunque dalla parte di chi ha bisogno senza se e senza ma. Io ho solo detto che le politiche sociali non devono essere oggetto di business. Sono come l’acqua un bene inalienabile e un diritto universale di accesso a chi non ne usufruisce. Le risorse messe a disposizione dallo stato, regione, comune vanno impiegate tutte per il massimo accoglimento dei bisogni dei cittadini non spesi per pagare inutili apparati. Tutto qui poi se ti senti parte in causa lo hai detto tu non io. E visto che questo mondo è governato da tante persone con una cultura superiore come la tua e le politiche sociali sono uno sfacelo ritengo che nella mia ignoranza come mi definisci tu, io – come altri ma siamo una minoranza purtroppo – abbiamo idee certamente più efficaci rispetto a quelle praticate. Ma purtroppo fino a che andrà avanti l’interesse del singolo rispetto all’interesse della comunità non ci sposteremo di molto da quello che ci ritroviamo oggi
    caro antonio rimettiti in forze avremo di certo modo e tempo per confrontarci

  6. 6 antonio marzo 1, 2007 alle 1:05 PM

    Stefania,
    ad essere realisti sono stanco di risponderti (del resto quello che era da dire è stato detto e tu continui a farti del male).
    Salutandoti, voglio accogliere quel “cercare di rimettere al centro il DDL sulle coppie di fatto” agendo dal nostro Municipio: e se proponessimo, attraverso i nostri amministratori e il Presidente, un registro Municipale delle Unioni di Fatto come atto laico su cui richiamare tutto il centrosinistra locale? immagina, una battaglia civile per costruire nuovi modelli di riferimento.
    Può essere una buona cosa per misurare le volontà laiche, progressiste e di sinistra in campo e di tutti. In attesa di vederti solertemente agire, considerami (da quel momento) della partita.
    PS: faccio doverosamente notare che, in relazione alla manifestazione dell’Arcigay del 10, l’unica iniziativa locale già promossa sul tema (e aperta ai 1000 fiori delle differenze) è stata della Sinistra Giovanile in collaborazione con il Gayleft, con la partecipazione di Giuseppe Sesa e Francesco D’Ausilio, Vanni Piccolo (oltre altri ospiti in programma di cui non ricordo il nome), con il sottoscritto che fece un simpatico manifesto e con la più totale e manifesta assenza di ogni dirigente e/o amministratore DS locale… bye

  7. 7 Giovanni marzo 1, 2007 alle 1:48 PM

    diciamo la verità sino in fondo,in quella iniziativa qualcuno non è venuto per non perdere voti.Non ha accettato nemmeno di trovare il proprio nome scritto sul manifesto.
    Poi per parlare di politica Democristiana dei DS,allora cari conservatori della Sinistra,ricordiamoci le auto blu che accopagnavano ” (compagne)? storiche” a votare per un coordinamento donne vergognoso,dove qualcuno fingendosi buono e coerente ha richiamto le grandi masse e ha preso in giro una ragazza di 26 anni…Ma non vi fate mandare a quel paese per cortesia…almeno la dignità del silenzio su alcune cose!!!!!!!!!

  8. 8 Federico marzo 1, 2007 alle 11:39 PM

    Anch’io temo la deriva democristiana se dovesse andare in porto (come probabilmente accadrà). Credo però che nel dibattito in corso bisognerebbe essere più coerenti. Mi spiego. Non sono io che sono schierato -faccio comunella- con quella parte di Partito (o meglio alcuni) che:
    1-probabilmente è andata a votare contro il referendum per la fecondazione assistita
    2-quando c’è stato un confronto preelettorale per capire su quale base la Sinistra Giovanile dovesse sostenere “Il Candidato” (come poi per spirito di servizio è stato fatto) si dimostrò subito restio (il Candidato) ha proporre un registro municipale delle coppie di fatto

    Questi sono solo due spiccioli esempi di come la deriva democristiana sia già presente nei DS, soprattutto locali. Provate a dirmi che non è vero!!

    Secondo punto: il DDL sulle coppie di fatto è stato sicuramente un compromesso al ribasso, ma ricordiamoci che viviamo in Italia e che a mezz’ora di macchina abbiamo il Vaticano. Ricordiamoci che la maggioranza di centro-sinistra al senato, come si è palesato tra l’altro questi giorni, cammina sul filo del rasoio. Ricordiamoci che se qualcuno avesse proposto quel DDL 10 anni fa sarebbe stato accolto con applausi dalla parte sana della Sinistra e da tutta la comunità omosessuale; pensiamo al passo fatto in avanti…grande (certo se venisse approvato).

    Terzo punto: penso che in un partito di Sinistra tutti gli iscritti e i semplici votanti siano d’accordo sul fatto che le politiche sociali non debbano essere sottoposte al business…quantomeno lo spero.
    Anche se la “Giusi qualcosa” della Asl-RMD, che è di Rifondazione, non mi sembra esserne tanto convinta.

    Punto quarto: Non sono io quello che occupa tutti gli spazi politici disponibili, senza dare modo a nessuno, che abbia una visione politicia diversa, di crescere. Non sono io quello schierato con gli individualisti che fanno, per fare un esempio sciocco, i volantini con il proprio nome senza scrivere quello del prorio Partito.

    Mi spiego?

  9. 9 antonio marzo 2, 2007 alle 8:55 am

    Fede,
    non esiste più una categoria così definibile: quella democristiana (tra trasformazioni post guerra fredda e frantumazioni dovute dalla crisi giudiziaria e sociale dei primi anni 90, la DC, assieme ad altri partiti della prima repubblica, non è riuscita a ri-leggersi e rigenerarsi… ma è mai esistita quella categoria? i resti di quel partito sono sparsi a destra come a sinistra nel nostro composito quadro politico, sarebbe necessaria una lettura più attenta, ma come direbbe Lucarelli: questa è un’altra storia).
    Allora?! che fai? mi scivoli dentro schemi anche tu?
    Proviamo a fere qualcosa di diverso? Lavora assieme a noi affinché non ci siano altre e più pericolose derive. Lavora assieme a noi per ritrovare, usando le parole che accompagnano l’iniziativa di oggi, valori, ideali e funzione storica della sinistra italiana.

  10. 10 roberto marzo 3, 2007 alle 3:12 PM

    Della beata ignoranza:
    si può affermare oggettivamente che l’ignoranza non è certamente uno degli attributi qualificanti dell’essere a sinistra.
    Al contrario il patrimonio intellettuale della sinistra è permato di spirito critico, di capacità di leggere la realtà, d’impegno a proporre prospettive politiche che rispondano concretamente alle sfide che la storia impone
    Questa è stato il ruolo del PCI, del PDS, dei DS nella storia dell’Italia.
    Voterò per la mozione Fassino perchè gli elementi di prospettiva politica (la costituzione di un ampio blocco progressista chiamato a dirigere le trasformazioni, la modernizzazione di questo paese) mi convincono più delle idee e dei progetti politici presentati dalle altre due mozioni.

    Dell’imbrogliare e della correttezza:
    le parole sono parole e servono per esprimere idee. Grazie alle parole possiamo comprendere delle idee e valutarle. Nella mozione Fassino ho trovato delle idee convincenti perché sono parole che aprono un confronto sulle potenzialità che un nuovo soggetto politico può offrire a questo paese.
    Non ci ho trovato insegnamenti (questo è il significato della parola catechesi).
    Che la mozione Fassino non voglia insegnarci nulla è testimoniato dal modo in cui si è deciso di aprire veramente la discussione. Il partito democratico che vorrei consente il contributo intellettuale, ideale, politico degli iscritti DS e non solo! Ci chiede di concorrere insieme a definire gli elementi qualificanti della nostra azione politica futura, non di contrapporci meramente.

    Voterò per la Mozione Fassino perché non mi dice chi devo essere, o come dobbiamo essere per considerarci a sinistra.
    Prospetta invece a me e a tutti gli iscritti l’apertura di una discussione (una fase costituente appunto) intorno alla verifica di un progetto politico nel quale i valori di sinistra che fanno parte del nostro patrimonio ideale, possano trovare il modo di contare ed esprimersi di più. Mi convince la proposta di costruire un progetto politico insieme a persone che non hanno la nostra stessa storia, eppure quanto noi, vorrebbero cambiare in meglio questo paese e il mondo.
    Pensiamo a quanto fuori del “nostro recinto” partitico.
    a leggere certi interventi, maleducati e disonesti nella sostanza e nella forma, il desiderio d’incontrare intelligenze diventa proprompente

  11. 11 stefania marzo 5, 2007 alle 10:53 am

    caro giovanni
    in politica si partecipa si vince e si perde è la dignità quello che conta. Pensi che Piero Latino si senta poverino perchè ha perso la segreteria del Lazio? Non credo lavora ancora nel partito per portare il proprio contributo. Nessuno ha preso in giro nessuno e nel partito nessuno è poverino se perde un legittimo confronto. Nei congressi e nelle conferenze se non lo hai visto lo vedrai tra breve si accompagnano le compagne e i compagni anche con le flebo a votare che sia giusto o no non possiamo dirlo ne io ne te questo succede da tutte le parti. Le “auto blu” come di ci tu forse danno nell’occhio ma ti posso assicurare che quella sera le macchine che sono andate a prendere le compagne a casa per votare erano numerose e non per andare a prendere quelle che avrebbero votato per me te lo posso assicurare

  12. 12 Federico marzo 6, 2007 alle 12:51 am

    Fassino diceva allo scorso congresso che ci voleva e ci sarebbe stato un cambio generazionale nella dirigenza del Partito. Dov’è? Uomini di 60 o 70 anni non possono rappresentare tutti i cittadini di tutte le fascie di età, soprattutto quelle più giovani, non me comunque e non più. Allo scorso congresso ho votato la prima mozione perchè avevo fiducia in quello che diceva. Diceva che i DS non avrebbero cambiato ne nome ne bandiera, ok possiamo dire che di fronte al progresso queste sono sciocchezze, ma voglio un pò di onestà intellettuale, non sentirmi preso in giro. Come ha mentito tre anni fa può farlo ancora. E’ forse questo un pensiero di un “bambino della politica”, ma è un pensiero elementare, chiaro e logico… credo. Spero che il Partito Democratico sarà quello che si dice, parteciperò alla sua costruzione se vincerà la mozione Fassino, anche se l’11 non mi sentirò di appoggiare questo progetto. Credo che non sarà come si racconta.

  13. 13 Giovanni marzo 6, 2007 alle 5:16 PM

    Per Stefania,io difendo le giovani ragazze che non si aspettano un golpe all’ultimo momento.Ti sfido a dirmi che la tua canditatura era espressione di una riunione aperta del coordinamento e non un atto di forza che parte di questo partito nelle regole democratiche,non in quelle dignitose a mio parere,ha compiuto.Come hai potuto notare non c’era la SG quella sera,non avevo nessuna intenione di far vedere a tante giovani ragazze un evento dove la politica ha contato poco.

    Per Pet,delle volte non capisco se fai finta di niente o non vuoi vedere le cose che accadono,la classe dirigente dei DS e praticamente composta da quasi tutti giovani dai 30 ai 45 anni,guarda la segreteria del partito.Dieci segretari regionali su 20 hanno menno di 40 anni.Capisco il grande sforzo ad ingoiare che Fassino stia portando avanti la costruzione del PD,ma ricorda bisogna essere onesti intellettualmente ed attaccare l’attaccabile non cio che non sappiamo vedere.Per tutto il resto possiamo anche trovarci d’accordo,ma dire che il Segretario del Partito ha mentito,dovo lo straordinario sforzo che i DS guidati da lui hanno compiuto ,mi sembra irrispettoso nei suoi confronti.A differenza di altri che non capiscono un cazzo di politica e dicono certe cose,credo tu sia molto piu in grado di fare unanalisi piu profonda della situazione….

  14. 14 geco marzo 6, 2007 alle 7:16 PM

    Nel posto dove vivo… sarebbe meglio la dimenticanza:

    La sinistra dei Ds è un addensato di inciviltà politica e culturale risultato di tre elementi fondanti: patetica ottusità, bassa e miope manovra politica e desertificazione etico-morale.
    I distinguo dei democratici ma…un po’ socialisti è una terra di mezzo di, come già si raccontava, di venditori di lupini, interessi pecorecci e qualche amministratore in cerca di autore.

    E il resto?! cari Giovanni, Federico, Antonio e Roberto, è come in una babele, ma di pochi sordi tra molti distratti.

  15. 15 Federico marzo 7, 2007 alle 11:37 PM

    Il fatto che Fassino andava bene fino a tre anni fa. E’ ora che lasci il posto a qualcun’altro. La verità è che non lo sopporto più tanto. Parla solo di una cosa, il PD… anche quando non c’entra niente. Sembra quasi la caricatura di se stesso.


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enrico berlinguer

 

 

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