Archivio per 21 febbraio 2007

Le ragioni del PD del coordinamento donne DS del XIII Municipio

Le ragioni del PD delle compagne aderenti alla mozione Per il partito democratico del coordinamento donne DS del XIII Municipio (intervento pubblicato su Il giornale di Ostia – feb. 2007)

Come donne che sostengono, in seno al Coordinamento donne dei DS del XIII Municipio,  le ragioni del Partito Democratico, vogliamo unirci all’articolo di ieri, scritto sul vostro giornale, nel manifestare la nostra soddisfazione per aver aperto un confronto proficuo sul futuro politico del nostro partito e dell’Italia tutta.Per entrare nel merito, abbiamo molto apprezzato la presentazione della mozione congressuale legata al segretario dei DS Piero Fassino, fatta da Marcella Lucidi, Sottosegretario al Ministero dell’Interno.
Siamo convinte che la costruzione del nuovo Partito Democratico sia necessaria ed importante per uscire da un immobilismo che ormai permane a vari livelli. Ed è proprio questo immobilismo che comporta uno spreco non più sostenibile del talento di donne e giovani.
Condividiamo l’ambizione di costruire il PD come un’innovazione di portata storica nella politica italiana, che unisca tre qualità importanti nell’azione di governo di un paese: la passione, la lungimiranza, la responsabilità.
Soprattutto quest’ultima ci sembra una dote fondamentale per un partito; farsi carico delle nuove istanze, dei nuovi bisogni, coglierne il senso, per tradurre il tutto in risposte adeguate ed efficaci per il Paese.
Essere cioè rappresentativo delle cittadine e dei cittadini.
Noi vogliamo aggiungere – come base del partito di adesso e di quello che verrà – il nostro contributo fatto di coraggio e di generosità, riprendendo le parole di adesione alla mozione per il Partito Democratico di Vittoria Franco, nuova Coordinatrice Nazionale delle Donne dei DS.
Perché è un’impresa questa, che richiede coraggio; il coraggio di scegliere, di produrre cambiamenti, anche radicali.
Abbiamo voglia di mettere ancora in gioco la nostra capacità di essere generose, tenendo insieme le radici, la storia con la modernizzazione di un progetto politico per raccogliere e rispondere a nuovi bisogni in scenari nazionali e internazionali che si modificano profondamente e velocemente.
Non vogliamo essere parte di un partito politico che tende a “conservarsi”, a rimandare il proprio rinnovamento; a rimanere immobile, appunto.
Pensiamo il PD come un soggetto politico inclusivo, che sappia mettere al centro il bene comune, che riconosca dignità, valorizzando – come è scritto nel testo della mozione- donne e giovani in virtù di un ricambio generazionale fortemente necessario nel quadro politico italiano.
Un partito che abbia un linguaggio politico aggiornato, senza rinnegare la cultura del lavoro, dell’emancipazione e della solidarietà che hanno da sempre caratterizzato i DS.
Siamo profondamente convinte che una forza veramente riformatrice nel nostro Paese non può considerarsi autosufficiente, ma ha bisogno di confrontarsi, di contaminarsi.
Troviamo, inoltre, un segnale di importante novità il fatto che venga riconosciuto alle donne un ruolo decisivo nella costituzione del nuovo partito per la loro storia, per le culture che hanno prodotto e per il patrimonio di competenze e capacità di relazione di cui dispongono.
Nel testo della mozione Fassino troviamo l’assunzione esplicita dell’impegno di dare attuazione al nuovo articolo 51 della Costituzione per il riequilibrio della rappresentanza istituzionale.
Abbiamo fiducia nel fatto che questo impegno programmatico si traduca nel ripensare politiche che consentano alle giovani donne di conciliare lavoro, carriera e maternità affinché possano essere protagoniste nella costruzione di una società più giusta.
Allora davvero ci chiediamo: a chi gioverebbe fermare questo processo?
Il lavoro da fare comunque non è semplice, ma il tempo c’è; il tempo per il confronto sereno e onesto, il tempo per un lavoro di squadra e non di tanti singoli, il tempo per raggiungere l’obiettivo principale, ridare forza e nuovi strumenti alla politica.


 




enrico berlinguer

 

 

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