Vi scrivo per darvi maggiori notizie, come molti di voi mi hanno chiesto, sull’incontro ‘Il Partito Democratico che vorrei. Passioni, valori e coraggio per una nuova politica’. Sabato prossimo, 17 febbraio, dalle 9.30 alle 13, ci ritroveremo al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, in via G. Pepe 43/47 per dare il via a una nuova politica. Io, con il consigliere del comune di Roma, Paolo Masini, insieme a tanti altri, abbiamo pensato fosse venuto il momento di aprire la discussione con voi. Tra i primi a sostenere l’iniziativa, tra gli altri, Massimo Pineschi, presidente del consiglio della regione Lazio, Silvio Di Francia e Jean Léoanard Touadì, assessori rispettivamente alle Politiche culturali e alle Politiche giovanili del Comune di Roma, Paolo Masini, Eugenio Patanè e Carlo Fayer consiglieri al comune di Roma, Massimo Rendina, presidente dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Roma e Lazio, ma anche Andrea Novelli, presidente provinciale per Roma della Uisp (Unione italiana sport per tutti) e Mattia Stella, presidente dei Giovani per la Costituzione.Ma oltre ai nomi noti, per la reale riuscita di questo evento, è fondamentale che partecipiate tutti voi. L’obiettivo principale, infatti, è quello di aprire un vero e proprio dialogo nella società civile con il mondo dell’associazionismo, della cultura, del volontariato e dello sport, ma anche naturalmente con i singoli cittadini. L’idea ci è venuta proprio da voi e dal nostro continuo incontro e confronto. E proprio per questo non potete mancare.Per farvi ancora megli comprendere lo spirito e gli intenti di questo evento che sarà completamente ‘a microfono aperto’, di seguito e in allegato, vi invio il nostro ‘manifesto’, quello a cui se vi trovate d’accordo poterete dare fin da ora la vostra adesione e il vostro contributo.Per avere maggiori informazioni, inoltre, potete già visitare il sito Internet www.ilpartitodemocraticochevorrei.it, dove troverete anche un Forum sulle tematiche più importanti dai ‘Giovani’ al ‘Lavoro’ . Naturalmente quella di sabato, sarà, solamente un primo passo da compiere su una strada che era giusto intraprendere. Vi ringrazio per l’interesse che avete domostrato e conto di vedervi numerosi. Con affetto,
Enzo Foschi
Il partito democratico che vorrei…
lo immagino aperto alla società, immerso nella vita quotidiana delle donne e degli uomini di questo meraviglioso paese,
che sappia dare opportunità per sviluppare le potenzialità di tutti i cittadini,
che investa sui giovani e sul rinnovamento della classe dirigente,
che si obblighi ad avere un rapporto forte con i poteri sani e un rapporto sano con i poteri forti,
che ridia alla politica la saggezza per perseguire l’interesse collettivo,
che abbassi i costi delle campagne elettorali dei singoli candidati,
che si riempia di dirigenti e di candidati di provata moralità pubblica,
che persegua la crescita economica italiana legandola allo sviluppo del benessere dei cittadini e a una maggiore equità, alla tutela del consumatore e alla salvaguardia di un ambiente sempre più minacciato,
che metta al centro il diritto al lavoro favorendo la fuoriuscita dal precariato e la formazione continua,
che lavori davvero per una società multietnica e dell’accoglienza,
che valorizzi le diversità religiose e etiche come possibilità di arricchimento culturale per tutti e la laicità come strumento di dialogo e di rispetto delle minoranze,
che si fondi sulla memoria della Resistenza per assolvere alla funzione storica di far crescere la democrazia,
che utilizzi al massimo le potenzialità culturali e turistiche italiane,
che sappia accompagnare il progresso tecnologico,
che si adoperi perché la ricerca scientifica abbia i fondi che le servono,
che combatta sempre e con coraggio per i diritti umani,
che abbia nel dna il valore della pace.
Il Partito Democratico che vorrei, lo immagino capace di rimettere in moto un’Italia ancora troppo ferma economicamente e politicamente, “responsabile” nella sua azione riformatrice e “rivoluzionario” nelle sue idee: con i valori della solidarietà; con la passione delle persone che tutti i giorni nel loro lavoro e nel volontariato si adoperano per far crescere il nostro paese, con il coraggio di fare scelte importanti senza condizionamenti corporativi.
Questo e non solo è il partito democratico che vorrei… Ma il resto lo dobbiamo mettere in tanti, partendo dai quei milioni che hanno votato alle primarie e arrivando anche a quelli che alla politica non si sono finora mai avvicinati.
Di deciso finora c’è soltanto che il partito democratico che vorrei è per un mondo più giusto.
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